A: On. Michela Brambilla
Onorevole Ministra Brambilla,
Siamo un gruppo di traduttori e interpreti professionisti. Leggiamo oggi sul portale internazionale di traduzione ProZ il seguente annuncio:
http://www.proz.com/translation-jobs/390295
Gentili Traduttori,
stiamo ricercano nuovi collaboratori da inserire in un progetto di traduzione del ministero del turismo.
L'ente ci sta inviando e ci invierà per tutto il 2010 materiale del sito www.italia.it da tradurre in inglese, francese, tedesco e spagnolo. La "cartella" dettata dal ministero è di 2600 caratteri (??) e il prezzo è di 9 euro lordi con pagamento a 90 giorni (sono sempre condizioni del ministero).
E' un prezzo molto basso ma si deve pensare alla quantità e alla continuità del lavoro.
Se siete interessati al lavoro potete contattarmi via mail, telefono o skype.
Abbiamo già dei file da assegnare da tradurre con una certa urgenza.
Grazie della collaborazione.
Cordiali saluti
L'annuncio risulta inserito dall'agenzia [OMISSIS].
Gradiremmo sapere, in quanto membri di una categoria consistente di liberi professionisti che operano nel settore linguistico, se quanto indicato nell'annuncio in merito a tariffe e condizioni di pagamento corrisponde a verità.
Un traduttore professionista che faccia bene il suo mestiere traduce mediamente 10-12 cartelle da 1500 caratteri al giorno, equivalenti a circa 6-7 cartelle da 2600 caratteri. Quella proposta corrisponde, quindi, a una tariffa di 54-63 euro lordi al giorno, pari in media a 25-30 euro al netto di contributi previdenziali e imposte. In altre parole, 9 euro lordi a cartella da 2600 caratteri corrispondono, a parità di potere d'acquisto, alla paga giornaliera di un operaio in uno sweatshop indonesiano. Una tariffa minima congrua allo sforzo e alla qualità richiesta dovrebbe essere pari ad almeno il triplo.
Quello proposto è, per farla breve, un compenso assolutamente inaccettabile e mortificante per la nostra già bistrattata professione. Se le tariffe che offre il Ministero ai suoi traduttori sono queste, non meraviglia che il sito www.italia.it sia pieno di strafalcioni grossolani e imbarazzanti, che danno una pessima immagine del nostro Paese nel mondo.
Ci chiediamo se l'immagine dell'Italia all'estero e la valorizzazione delle sue risorse umane non valgano forse un investimento più allineato con il tipo di servizio richiesto e il suo campo di applicazione.
Certi di un Suo cortese riscontro, la salutiamo cordialmente
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