mercoledì 1 ottobre 2008

sfavole


Le favole sono bellissime: quelle classiche non smetteranno mai di incantarci, di ammaliarci, di trasportarci in mondi meravigliosi. Ma sono portatrici di valori forse superati, di comportamenti sociali fin troppo standardizzati e comunque in linea con le idee del potere stabilito. raramente si pongono dalla parte del più debole, del povero, della donna. Se una poverella viene "prescelta" da un qualche principe di passaggio, stai sicuro che prima o poi si scopre che era principessa anche lei.
Nonostante questa mia non accettazione della morale della maggioranza delle favole, mi son trovata a dover assolvere al mio compito di madre leggendole a mia figlia.
Dalla mia noia, dalla ripetitivà (che pure piaceva a Myrta) e dalla voglia di cambiare lo stato delle cose è nato il gioco che facevamo insieme e che ci divertiva moltissimo, raccontare le "sfavole": le favole alla rovescia, quelle che riportano forse un po' di giustizia alle cose, almeno nella fantasia.
La sfavola di cappuccetto rosso è quella che più piaceva a Myrta.

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